Cara mia Catastrofe,
questa è una mattina lucida il sole traverso m’investe come un suono/boato.
Ieri sera seduta sulle piastrelle dispari ho raggomitolato l’infanzia in un fagotto di dolori e l’ho sotterrato dentro strati soffici di erba a fili sottili, perché nonostante tutto io so di crescere dentro un disegno che ha gli angoli morbidi.
Tutto il giorno a fissare le foglie degli alberi nel timore che il loro muoversi si trasformasse in grido, incubo glorificato nella mia straziante vita di destinata a morire con i gigli nelle mani.
Farò spazio a questo agosto scontroso, vorrei tenerti stretta nelle righe del mio spartito.
Io ti amo per quell’essere scroscio di pioggia e filamento di futuro, una bava da seguire leccando pian piano il contorno, io ti amo perché oltre lo sguardo siamo una storia che si raffina preziosamente.
Tua Fuoco.
“una storia che si raffina preziosamente” è molto bello.
:*
che meraviglia Antonella ❤
Fai bene a sotterrare le cose del passato, anche se in fili d’erba sottili, ma fai bene…